Tipologie di caldaie vantaggi e svantaggi
Riscaldare la casa ma soprattutto l’acqua è fondamentale. Sono ormai rarissimi i casi in cui nell’ambito domestico si utilizzi ancora lo scaldabagno. La caldaia diventa allora una componente fondamentale della dotazione casalinga e guai se dovesse rompersi. Rimanere senza acqua calda è forse una delle cose più terribili che possa capitare! Allora vediamo come scegliere l’impianto giusto da installare e quali sono gli obblighi da assolvere per la loro manutenzione.
Caldaie murali, cosa sono e come funzionano
Le caldaie murali non sono altro che le caldaie a parete. Sono così definite poiché non poggiano a terra ma sono, appunto, installate a parete. Si tratta sempre di caldaie a gas che producono acqua sanitaria e per il riscaldamento, tra le più usate. Spesso si trovano installate esternamente su balconi e terrazzi, più raramente sono montate in casa dove però si ha la possibilità di ripararle dal freddo e dall’acqua regalandogli certo una durata migliore. Le caldaie murali si distinguono in due tipologie:
- a camera aperta;
- a camera stagna.
Le due tipologie si differenziano per il modo in cui utilizzano l’aria per avviare la combustione. Le caldaie murali a camera aperta, o caldaie a fiamma libera, per avviare il processo di combustione, utilizzano una parte dell’aria contenuta nella stanza che le ospita. Le caldaie murali a camera stagna, o a ventilazione forzata, si distinguono da quelle a camera aperta perché prelevano dall’esterno l’aria necessaria ad avviare il processo di combustione.
A camera aperta, stagna o a condensazione?
Prima di scegliere tra l’una e l’altra tipologia è bene sapere che, nel primo caso la caldaia a camera aperta necessita di ambienti dove sia possibile installare un camino per smaltire i fumi della combustione e delle prese d’aria e far sì che il locale sia sempre ben aerato. Quelle a camera stagna si “accontentano invece anche di ambienti di piccole dimensioni. Le caldaie murali a condensazione, poi, sono tra le più efficienti sul mercato grazie alla loro capacità di recuperare il calore dei fumi di scarico. Grazie al processo della condensazione, infatti, le caldaie murali a condensazione sono più le produttive ma anche più ecologiche, poiché consumano meno gas. Se ti interessa questa tipologia di caldaia, tieni a mente che sarà necessario mettere in cantiere una spesa che si aggira tra i 1.500 e i 3.000 euro per un buon prodotto. Quelle più economiche sono quelle a camera stagna o aperta che partono dai 400 euro per i modelli base, fino a superare i 1500.
Caldaie a gas o caldaie a pellet?
Le caldaie a pellet, diversamente dalle caldaie a gas non utilizzano questa fonte di energia ma quella sprigionata dalla combustione del pellet. Questa tipologia, meno conosciuta e diffusa, produce acqua calda per alimentare i termosifoni o i pannelli radianti a pavimento di tutta la casa. Le caldaie a pellet possono essere collegate anche ad impianti di riscaldamento esistenti e lavorare insieme ai pannelli solari. Il pellet è un combustibile che offre indiscutibili vantaggi:
- è economico
- è ecologico poiché costituito da segatura di legno la cui combustione è ecocompatibile;
- è pratico perché consente di programmare il riscaldamento.
Per contro, i vantaggi delle caldaie a condensazione consistono soprattutto nei costi ridotti di gestione, nell’affidabilità e nelle scarse emissioni inquinanti. I consumi possono essere più bassi del 20-30% rispetto a una caldaia di tipo tradizionale, solo se viene garantita, però, la manutenzione dell’impianto e un buon isolamento termico dell’ambiente. Le caldaie a condensazione per conservare nel tempo i benefici ambientali, infatti, devono essere sottoposte ad una manutenzione regolare. A questo scopo è fondamentale la compilazione del libretto di istruzioni dell’impianto, che va richiesto durante la fase di installazione.
Nuovo modello per il libretto caldaia
Attenzione! Da ottobre 2014 è entrato in vigore l’obbligo dei nuovi libretti per gli impianti termici e dei nuovi modelli per il controllo di efficienza energetica per i condizionatori e le caldaie. Il modello del nuovo libretto di impianto è stato introdotto dalla normativa sugli impianti termici. In seguito ad alcune proroghe il termine ultimo per l’adozione del nuovo libretto è stato fissato al 31 dicembre 2015. Il regolamento riguarda tutti gli impianti termici, quindi non solo le caldaie ma anche i sistemi di climatizzazione estiva, che dovranno essere certificati. libretto è un modello unico, da adottare da gennaio 2016 e viene impiegato anche per gli impianti di energia rinnovabile, come i pannelli solari. Questo nuovo modello sostituisce a tutti gli effetti il vecchio “libretto caldaia” ed è formato da singole schede che possono essere assemblate a seconda del tipo di impianto. Esso costituisce la carta d’identità della caldaia e dovrà includere modifiche, sostituzioni e interventi di manutenzione.
Come scegliere la caldaia giusta?
Per essere sicuri di avere un sistema di riscaldamento efficiente che non solo produca l’energia ma anche sia anche vantaggioso economicamente, dovete considerare alcuni aspetti. Prima di tutto la potenza, che va calcolata in base alle dimensioni della propria abitazione. Poi la quantità di acqua che la caldaia è in grado di riscaldare (ti serve o no che produca acqua sanitaria?). Sicuramente il parere di un esperto è fondamentale tanto per la scelta quanto per l’installazione. Sarà sempre lui a seguirvi dal punto di vista burocratico per la realizzazione del libretto, per ricordarvi le scadenze e offrire la necessaria manutenzione.