Tipologie di focolare e tipi di alimentazione
Basta un camino perché la casa si riscaldi e non parliamo solo di temperatura. L’atmosfera di tutta l’abitazione cambia: la fiamma di un caminetto fa compagnia, rende l’ambiente magico e accogliente. Se basta poco per creare questo clima, montare un caminetto non è una cosa altrettanto semplice. Un camino, infatti, deve essere scelto in base allo stile abitativo della casa e al luogo dove sarà posizionato. In commercio esistono diverse tipologie di focolare che possono essere più o meno adatte alle proprie esigenze. Vediamo insieme come orientarci nell’acquisto di un elemento così importante per il riscaldamento una casa.
Il camino dove lo metto?
Ogni stanza della casa può essere adatta ad ospitare un caminetto. Prima di scegliere un modello giusto, quindi, interrogati su dove posizionarlo. Fondamentale per l’installazione dello stesso è la presenza di una cappa. Senza la cappa non ci sarà un efficace tiraggio, necessario a permettere al fumo di uscire correttamente dal comignolo. La canna fumaria, quindi, andrà installata all’interno del muro della stanza, diversamente, se si tratta di un intervento che viene fatto in una casa già costruita, è sufficiente montarla a parete. In questo modo la si potrà rivestire di cartongesso che sarà poi decorato a proprio gusto. Il camino, in genere trova la sua dimora perfetta nell’ambiente comune cucina-salone o comunque nel living. In ogni caso, la regola fondamentale è collocarlo in una zona ben arieggiata che permetta un sufficiente ricambio di aria.
Tipologie di camino
Veniamo ora alla scelta del camino vera e propria. Possiamo distinguere intanto tra camino chiuso e camino aperto. Il primo è il caminetto tradizionale: con il fronte del focolare, o braciere, aperto verso il locale da riscaldare. Il camino aperto tradizionale è funzionante, come abbiamo detto, solo se ha un corretto tiraggio, ecco perché è necessario provvedere periodicamente alla manutenzione della canna fumaria. Diversamente il camino chiuso è il moderno termocamino. A separare il focolare dalla stanza vi è lo schermo in vetro. Si tratta di una soluzione più costosa del camino aperto ma consente un maggior rendimento, maggiore autonomia e minore manutenzione. L’elevata efficienza di questa tecnologia permette di riscaldare anche altre stanze attraverso tubi. Inoltre l’autonomia di carica arriva a oltre 8 ore e l’intervallo della rimozione della cenere a 7-10 giorni. Trovate entrambe le tipologie prefabbricate, permettendo così’ un’installazione più semplice e veloce. Esiste infine una terza tipologia: il camino aperto ventilato, dotato cioè di condotti di aerazione che permettono al calore di propagarsi in maniera uniforme.
Quanto deve essere grande un camino?
Nel calcolare l’ingombro di un caminetto non va solo considerata la struttura esterna ma anche la cappa e la canna fumaria. Non esagerare e non tenerti necessariamente “stretto”: scegli le dimensioni del camino in base alla grandezza dell’ambiente da riscaldare. Ecco alcuni parametri da usare come guida:
- In stanze da 15 a 20 metri quadri il focolare dovrà avere altezza di 50 cm, larghezza di 60 cm e profondità di 35 cm; la canna fumaria avrà larghezza e profondità di 20 cm;
- per ambienti più grandi di 25-30 metri quadri le dimensioni dovranno essere di 75 cm di larghezza, 60 cm di altezza e 37 cm di profondità; anche in questo caso la canna fumaria dovrà essere di 20 cm sia in larghezza che in profondità;
- Se il vostro living è di 35-40 metri quadri la bocca del camino dovrà avere circa 95 cm di larghezza, 71 cm di altezza e 40 cm di profondità, la canna fumaria larghezza e profondità di almeno 26 cm;
- infine per ambienti veramente grandi di 50-70 metri quadri dobbiamo scegliere un camino di 115 cm di larghezza, 82 cm di altezza e 45 cm di profondità. La canna fumaria dovrà avere una larghezza di 38 cm e una profondità di 26.
Tipi di alimentazione del camino
Il camino per funzionare necessita di un combustibile, in commercio esistono diversi modelli di camino con alimentazioni differenti. Il camino classico a camera aperta è tradizionalmente alimentato a legna. Si tratta sicuramente della tipologia di camino più elegante. Il crepitio del legno, il profumo che emana, sono tutti elementi che creano l’atmosfera perfetta per affrontare una serata d’inverno. La legna, inoltre, rispetto ad altri combustibili, è più economica e facilmente reperibile ma attenzione che sia perfettamente essiccata. Una soluzione meno impattante per l’ambiente e più efficace dal punto di vista del calore diffuso, è il pellett. Si tratta di un combustibile ottimo per riscaldare l’ambiente ma anche di un materiale che deve essere inserito spesso nel camino poiché brucia rapidamente. Esiste anche la versione elettrica del camino, alimentato ovviamente a corrente. Il riscaldamento è minimo e la fiammella riprodotta sul display è un gradevole artificio estetico che nulla ha a che vedere con un vero focolare. Si tratta inoltre si una soluzione che pesa in bolletta! Considera tutti questi aspetti nella scelta del tuo camino e se hai dei dubbi contatta un esperto nella manutenzione delle canne fumarie, troverete insieme la soluzione più adatta!