Responsabilità nostra o del condominio?
Il danno idraulico è un fenomeno abbastanza frequente in un condominio. L’infiltrazione di acqua può infatti causare seri danni al vicino di casa. In questi casi non sempre è facile imputare la responsabilità a chi di dovere per evitare i litigi tra i condomini e non solo. Bisogna perciò valutare, caso per caso, quando la responsabilità è del condominio o del singolo proprietario dell’immobile
Che cos’è l’infiltrazione d’acqua
L’acqua spacca i ponti, si dice. La potenza dell’acqua è inarrestabile e la sua azione può essere lenta e silenziosa. L’acqua, infatti, può insinuarsi nei muri e infiltrarsi nel lastrico solare. In questo caso il tubo rotto causerà seri danni nell’appartamento sottostante. L’infiltrazione si manifesta in varie forme:
- umidità,
- gocciolamento continuo,
- macchia bagnata
L’infiltrazione può manifestarsi, comunque, non solo dall’alto al basso ma anche sotto forma di umidità di risalita.
Danno idraulico e responsabilità
Il danno da infiltrazione può avere diversi responsabili. La responsabilità legale in questi casi, è imputabile a diversi soggetti, a seconda della proprietà delle tubature. Per questo è necessario avere conoscenza delle nozioni base previste dai regolamenti e dalla legge. Prima di tutto è bene analizzare ciò che può aver causato la rottura ed il danno in questo caso, ricordando che esse sono di proprietà condominiale. Ci si riferisce alle tubature di adduzione fino a quando non incontrano i contatori dei condomini. Le tubature di scarico invece, saranno di proprietà condominiale fino a quando non saranno collegate con quelle dei singoli appartamenti. In quel caso la responsabilità diventa del singolo proprietario.
Altri tipi di infiltrazione
Quando le infiltrazioni provengono, invece, dai muri perimetrali, tutti i danni che possano derivarne saranno di responsabilità condominiale. Se si tratta poi di un difetto strutturale, sarà possibile richiedere il risarcimento all’impresa. La richiesta può partire dai condomini o dal singolo. Se, invece, l’infiltrazione riguarda la terrazza a livello, anche se è di proprietà di un solo proprietario, essa assolve anche da copertura del lastrico solare per gli appartamenti sottostanti. La riparazione, quindi, riguarderà, in proporzione, tutti gli interessati.
Come dimostrare la responsabilità per infiltrazioni
Chi subisce il danno, in questi casi, ha l’onore della prova, cioè essere in grado di provare l’esistenza di un nesso di causalità. Non sempre l’infiltrazione è imputabile ad un soggetto solo. Infatti il danno può manifestarsi tra due appartamenti senza che dipenda dall’inquilino del piano superiore. È necessaria quindi una perizia del fenomeno per poter richiedere un esatto risarcimento e magari rivolgersi ad un giudice. Il ricorso alle vie legali infatti, è previsto nel caso in cui non si trovi un accordo tra le parti. Nel caso in cui venga dimostrato il nesso di causalità l’unica possibilità per il responsabile è dimostrare “il caso fortuito” se esiste. In caso contrario si provvede al risarcimento del danno.
Il risarcimento per danni da infiltrazioni
Il risarcimento del danno idraulico del vicino può essere fatto per equivalente o per forma specifica. Il risarcimento per equivalente prevede di corrispondere una somma di denaro che serva ad eliminare il danno subito. Mentre quello in forma specifica prevede l’intervento economico attraverso azioni che servano ad eliminare il danno.
In entrambi i casi è il danneggiato a scegliere come essere risarcito. Qualora le circostanze siano più gravi, sarà il giudice ad esprimersi in sede di contenzioso. In genere viene preferitala strada del risarcimento del danno per equivalente.
La responsabilità del condominio
Se l’infiltrazione proviene dalla rottura di tubi di proprietà del condominio o di altri beni comuni, a rispondere del danno sarà il condominio stesso. Sarà lui a provvedere ai lavori di ripristino, risarcendo i danni che riguardino tutto ciò che è stato colpito. Non solo, sarà sempre il condominio a risarcire tutti i danni derivanti da infiltrazioni d’acqua in un certo appartamento qualora non sia stata fatta alcuna opera di manutenzione. In questo caso spetta al condominio risarcire i danni e i costi sostenuti dal singolo condomino.
Il caso della locazione
Se tratta, invece, di una casa presa in affitto, sarà ovviamente il proprietario dell’immobile a rispondere delle strutture murarie e degli impianti idraulici. Se è vero che il custode è l’inquilino, la sua responsabilità si limita ai danni che può prevedere ed evitare. La riparazione delle condutture dell’acqua non è però compito del conduttore. Si tratta, infatti, di interventi di manutenzione straordinaria che spettano al padrone di casa; proprio per ciò, è quest’ultimo l’unico soggetto responsabile per i danni procurati dalle infiltrazioni ai vicini di casa. I vicini dovranno quindi rivalersi sul proprietario per la richiesta di risarcimento, mentre l’inquilino diventa anche lui, parte danneggiata.